sabato 12 febbraio 2011

Hanno 20 anni in più le mie ragazze...

Riflettevo su questa storia della femminilità calpestata. Sono giorni difficili per questa metà del cielo.
Che potrei dire io, che con il mio essere donna non ci ho fatto ancora pace, che non so ancora bene cosa me ne farò, se sarà la mia disgrazia o per sempre il mio vanto. Chissà.
Io in piazza non ci vado per definizione.
Questa è la mia piazza.
E per dire che tutto sommato credo che le donne siano belle, vi parlo di una manciata di donne che conosco e che io trovo incredibilmente belle.
Così in ordine sparso...
C'è S. Colei che tutto sa e tutto prevede. Sempre severa, sempre incazzata, sempre perfetta. Che non è proprio una donna...però a me sembra che giorno dopo giorno le somigli sempre di più. una di quelle donne che piacciono a me, di eleganza innata, zigomialti, dura lex sed lex. Speriamo che prima o poi impari a portare i tacchi.
Poi c'è V. Non per vendetta, piuttosto per Verità. Avevo 6 anni quando l'ho vista per la prima volta. "Quanto posso amarla?" penso ogni volta che la rivedo. Lei è la donna per eccellenza. Perchè è bellissima anche quando la vai a trovare la sera e la trovi in pijama, perchè è una ballerina, perchè è una madre.
Poi P.P. Che è tutto un ti odio e poi ti amo e poi ti odio...Ma ti amo. Che non ha mai scelto mezzo uomo che fosse appena appena giusto, che però sembra che senza un uomo non ci viva, che mi fa sempre sentire ai margini ma fulcro della sua vita. Che è il mio specchio e parte dell'anima mia. Che è la donna con gli occhi più belli del mondo.
Poi c'è A. Inaffidabile e folle come un uomo. Solida e innaffondabile come solo una donna. Compagna di arte e sogni. I miei grazie non saranno mai abbastanza.
E poi L. Un groviglio di Bellezza. Che mi fa rabbia perchè non ci crede. Che a volte vorrei prenderla e darle uno schiaffo. E altre volte abbracciarla e dirle che ci somigliamo. Ma poi non ho il coraggio e ci mettiamo a ridere.
Ce ne sono altre, non molte, ma alcune. C'è V. la mia piccola, fragile e rabbiosa. C'è N. che è ancora un punto interrogativo. C'è L. che vorrei fosse felice. Ed E. che è una specie di zingara. C'è K che ci fa rigare dritto, N a cui voglio sempre bene. C'è mia mamma che tutti sono pazzi di lei perchè sembra sempre felice. C'è mia nonna che è sempre triste però ci ama alla perfezione. Ci sono almeno due prof alle quali devo quasi la Vita.
Che strano.
Io che sono sempre affamata di miti da copertina quando mi metto ad elencare le mie donne-mito scopro che sono tutte vere.
perchè poi forse la differenza sta tutta qui.
Nella Verità e nell'Altruismo.
Questo sono le mie donne.
Tutte tranne me.
Vuoi vedere che sono proprio un uomo?

4 commenti:

  1. poi c'è colei che apre il cuore a tutte.. colei con cui non puoi fare ameno di ridere, ma che ogni volta che hai volglia di piangere vorresti che fosse li vicino a te.. colei che è tanto matura quanto è ancora bambina.. colei che sai che c'è anche dopo mille anni di assenza..
    guarda f. quante donne sei..
    e se chiudo gli occhi ti vedo con una barbie in mano.. un po' amica, ma anche un po' mamma.. mamma di una mamma che troppe volte ha bisogno di un'amica.. grazie

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  2. ragazze, che armonia...
    il bello di essere donne (o di cercare di esserlo) è che donne non si nasce, ma l si diventa...è un percorso per tutti, anche per gli spiriti più eletti...non c'è niente di dato, "è tutto un equilibrio sopra la follia"...e grazie per aver scritto, da donna, di donne...è questa la nostra vera battaglia!

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  3. Le tue parole, che leggo in ritardo, sono sempre bellissime e frutto di una sensibilità che solo tu come donna scrittrice puoi avere...Certo, la nostra vita è molto più difficile di quella degli uomini perchè loro è da più di duemila anni che hanno un' identità precisa, noi ce la stiamo costruendo ora, e siamo noi il riferimento di noi stesse! Agli uomini vorrei dedicare una frase di una bellissima canzone dei Ratti della Sabina intitolata il Funambolo: " voi, appesi ad un sospiro per paura che io cada, ma il mio equilibrio è in cielo, come i sogni dei poeti, mai potrei vivere come voi che avete sempre la certezza della terra sotto i pedi...". Grazie Faby...

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