venerdì 9 luglio 2010

John Galliano's Eden

" Nature is the most inspiring teacher"...come è vero Sir Galliano.
Ti svegli un mattino e c'è il sole, esci in giardino e scopri che esistono più tonalità di verde di quelle che avresti mai potuto immaginare...
Un sacco di persone mi chiedono come faccio a vivere in un posto così scomodo. Io sorrido e non rispondo di solito, celando dentro di me il segreto. Potrei dire: e voi come fate, voi che non sapete cosa siano i colori e gli odori, e il vento e il silenzio.
Sto divagando.
Ma volevo il mood giusto per introdurre una delle collezioni d'arte più belle che io abbia mai visto.
Lo spettacolo portato in scena al Museo Rodin il 5 luglio, prima sfilata dell'Haute Couture parigina, è stata una sciarada di colore e perfezione, altissima sartoria e vera passione...
John Galliano ha detto di essersi ispirato per la collezione al giardino di "Les Rhumbs", la casa d'infanzia di Monsieur Dior in Normandia...(una meta, tra l'altro, da non dimenticare, save the place, capito Sorelles?)...
Osservare i tulipani per ore assaggiandone i cambiamenti di luce, la consistenza, i movimenti impercettibili...questo ha fatto Galliano.
Vengono in mente il Bel meriggio d'or di Alice...e i suoi mirabolanti Tulli-tulli-tullipan.
Le gonne esplodono come fuochi d'artificio, i corpetti leggeri scoprono mille sfumature, come cinture nastri di rafia e in testa il cellophane dei mazzi (se n'è occupato Stephen Jones!)...

Ok. Smetto di parlare e vi lascio qualche foto.
I miei fiori preferiti in questo clamoroso Eden figlio del genio del più grande artista vivente...



sabato 3 luglio 2010

Là dove cresce il dolore...Un abbraccio a Nicc

Questo strano inizio di estate ha preso tutte le carte che avevo girato in tavola e con modi bruschi me le ha buttate tutte a terra...
Poi non contenta, mentre io mi arrabattavo per raccoglierle e pulirne alcune che si erano sporcate, ha cominciato a sferrarmi calci sulla testa.
E io gridavo e dicevo "basta". E lei rideva e diceva "no".
Si aggiunge così ai miei drammi privati la nostizia dell'improvviso addio al mondo della figlia di un poeta straordinario, Niccolò Fabi.
La piccola Olivia è andata via ieri.
Io non lo so se ci sono parole che possono valere qualcosa se dette in un momento simile.
Non so se si possa fare altro che sperare di trovare da qualche parte, nelle stelle, nel sole, in un gatto, la forza di dare un senso ad una cosa così. Trovare il modo di trasformarlo, riplasmarlo...prendere quella materia nera, spessa, orribile e con le mani reimpastarla, mondarla, riempirla di fiori e farla diventare altro...farla diventare Amore.
Auguro questo a Nicc e a tutti quelli che in qualche modo stanno guardando in faccia con gli occhi spalancati e le mani che tremano il dolore.
"Là dove cresce il dolore è terra benedetta", Oscar Wilde.

Buon Viaggio Lulùbella.