mercoledì 6 luglio 2016

...frammento


E poi c'erano quei momenti in cui era felice. Così, inspiegabilmente. "È ovvio, ti avrà toccata un angelo". Non poteva esserci altra spiegazione e Carmen lo sapeva. Era quella felicità purissima capace di durare pochi attimi, che la prendeva al centro della testa e si spandeva come un sasso nell'acqua tra le sinapsi del suo cervello.  Era viva da poco più di trent'anni. E ancora non era riuscita ad isolare il principio di questa manciata di gloria. Sapeva solo che improvvisamente tutte le cose del mondo le diventavano chiare, il passato le sembrava necessario, il futuro pieno di luce e il presente una benedizione.Il sorriso di Tommaso, quel ristorante trovato per caso, tutte le cose belle che li aspettavano, perfino le carezze che Carmen non aveva mai avuto il coraggio di dare le parevano in quel momento una meraviglia da sgranare gli occhi."Dio, non ti pare tutto così perfetto ora?" Incapace com'era di trattenere qualsiasi tipo di emozione davanti a lui."È perfetto".Piccole lacrime calde potevano rigarle le guance per la potenza di quel ricordo.Nonostante il dopo. Nonostante tutto. E se non era quello Amore, si chiedeva a volte cercando di non rispondersi."Se non è questo Amore" chiedeva a lui, sperando che le rispondesse.Ma era scaltro Tommaso. Aveva imparato da tempo che ci sono esseri umani che scambiano le virgole per punti e i petali per primavere. E cercava di dosare con un una dolcezza che nemmeno gli apparteneva risposte fugaci a domande che, francamente, gli parevano inutili.

Se ne intravede, infine, la fine?

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