mercoledì 2 ottobre 2013

La mia pasta è omofoba, 1parte


Bonjour...
Sono indietro di parecchi post...
Trasferimento a Milano, nuovo lavoro, abbandono di Milano, nuove conoscenze, sonno atavico persistente...
E poi ho scoperto il nome del mio nipotino, litigo con tutti, ho visto morire un cane amatissimo...
Il mondo, citando il poeta, cade palesemente a pezzi.
E io cerco di stare in bilico.

beh, da qualche parte dobbiamo pur ricominciare...
Ripartiamo da un po' indietro, ripartiamo dal Signor Barilla.
Apro una piccola parentesi su quelli che si chiamano come i loro marchi, o che chiamano la loro azineda con
il loro nome, se preferite. E' una cosa che mi ha sempre colpito. Prima sei solo tu, il nome che senti a scuola,
il nome di tuo padre (quando cambierà questa legge atavica?)...Poi diventa il nome che milioni di persone
danno a qualcosa...un abito, una macchina, una pasta. IN alcuni casi diventa IL nome. 
Come questo.
Barilla è, in Italia e nel mondo, il nome della pasta.
E' questo è il motivo per cui chi amministra, e magari porta, questi nomi dovrebbe stare molto molto attento.
Quando parla non parla solo per se stesso, parla per una categoria, parla per un'ideaplatonica...
Quindi io, povero e ignaro consumatore medio di pasta, mi sento autorizzato a pensare che le parole che
 escono dalla bocca di uno che si chiama Guido Barilla siano il pensiero e le parole della mia pasta, orgoglio

italiano nel mondo, e del mio Mulino, sorpresine comprese...

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