Ora capite che se la mia pasta dice: "Non faremo
pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i
gay non sono d'accordo, possono sempre mangiare la pasta di un'altra marca.
Tutti sono liberi di fare ciò che
vogliono purché non infastidiscano gli altri", a me la pelle ha il
sacrosanto diritto di
accaponarsi... (è la parola precisa...perchè di fronte a
certe cose mi gonfio di rabbia come un cappone!).
Qui il problema non è se il signor Barilla sia o meno libero
di scegliere il suo target, detto che poi qual è la famiglia tradizionale
esattamente? Nell'ipotesi migliore lui che cambia canale mentre lei serve al
tavolo, dopo che hanno lavorato entrambi per quella storia della parità , nella
peggiore lui che l'ammazza perché lei decide
di smettere di
subire. Ottimo direi, soprattutto se avviene in un Mulino.
Ma se questo fosse stato il Barilla-pensiero e lui non
l'avesse espresso si sarebbe trattato solo della sua personale ipocrisia e
grettezza culturale.. Detto che poi io per esempio non guardo la tv nè leggo i
giornali di ipocriti e gretti..
Che se poi tu hai il diritto di essere un omofobo io ho il
diritto di scegliere prodotti non prodotti da te..
Ma qui il problema è che il meschino non si accontenta di
pensare certe cose.
Le deve dire.
In diretta nazionale.
Autorizzandomi a pensare che la mia pasta sia omofoba.
E di conseguenza autorizzando il mondo a pensare che il
pease che rappresenta lo sia.
E quindi autorizzando chunque a pensare che sia pensabile, e
magari di conseguenza prendere in giro, picchiare, ammazzare...
Perchè che motivo c'è di non rappresentare una realtà nei
tuoi spot se non che tu ritieni quella realtà sbagliata?
Ma una volta non esisteva la cultura della vergogna?
Se hai un'opinione di merda e pure pericolosa, è davvero
necessario che tu la esponga?
No.
Non lo è. In questo mondo incasinatissimo, pieno di paure,
zeppo di razzismi...se la tua opinione non è portatrice di Amore, tienila per
te.
Basterebbe anche solo questo, a volte.
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