venerdì 5 aprile 2013

E riderò perchè quel giorno tutti ridono...

A te, Piccolo Grande Pagliaccio...

Ti ho incontrata nascosta dentro una pancia che ero soltanto un piccolo diavoletto con il caschetto nero.
Che a malapena stavi seduta tra i cuscini del divano.
Una valigetta piena di pentolini nel cortile della Tere.
A chiedere caramelle in cambio di canzoni stonate.
E le feste di compleanno, quando bastava immergere la testa per pescare un limone.
Quelle estati senza fine che era tutto un Risiko su e giù per le nostre colline.
A tirare dadi per indovinare il futuro.
"Come farò...sola così" ci urlavamo sotto un lampione.
Ho dormito sul tuo divano quella notte che il fuoco si stava portando via tutto.
E mangiato quante volte al tuo tavolo, la purea, la pizza e il pesce spada.
E poi le Barbie e le sfilate, i lego e la spesa della scuola..
Abbiamo avuto un sacco di risate e molte meno lacrime.

Io, Te, Bimbi.
In una foto facciamo le linguacce...in un altra tu porti un bianco saio, io i miei brutti occhiali e la piccola ha un coniglietto in braccio.

Domani ti sposi.
Avremo tante altre foto da fare, una vita di montegne russe lì ad attenderci.
Tu ridi sempre Pagliaccio, ascolta solo chi ti ama e sii felice.

Perchè dentro gli occhi noi saremo noi per sempre...Kimbo, Lavazza e Caffè.
In una parola: Sorelle.





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