mercoledì 20 giugno 2012

Stefano Ricci and Me!

Vorrei buttare giù qualche riga per provare a tenere strette le emozioni che ho provato ...
Vorrei farlo per me, per non rischiare di dimenticare, per voi, per regalarvene un pezzettino, per le persone che hanno condiviso questa avventura con me, per dire loro grazie, innanzitutto.
In questi giorni ho avuto l'onore e il privilegio di lavorare con Romeo Conte per Stefano Ricci alla sfilata agli Uffizi in onore dei suoi 40 anni di attività.
La mia personale avventura è cominciata dai casting a Milano, è proseguita con i fitting e i lookbook alle  in azienda per concludersi, poi, alla sfilata.
Emozione, paura, rabbia, stanchezza...E gioia, soddisfazione, risate, lacrime...Tanto di tutto.
Uomini bellissimi e capricciosi, sarti capaci di fare magie, abiti perfetti che farebbero urlare di invidia il grande Gatsby e la Capri dei nostri sogni, borse che costano come un appartamento, guerrieri masai che danzano...
Cachemire, coccodrillo, diamanti...
E mille luci.
E io vorrei sforzarmi di non essere retorica.
Ma non ho trattenuto le lacrime la prima volta che ho visto le prove...Era una domenica mattina con 30 gradi, fra le colline di Fiesole, e i dipendenti della Stefano Ricci che simulavano lo show, insieme ai guerrieri masai, veri...e tutte le sarte ad applaudire
E ancora...
Quando sogni la moda da che hai ricordi e poi ti trovi a Firenze, di notte, a fare le prove di sfilata su una passerella lunga 80 metri nel corridoio degli Uffizi, e poi catapultata fra stendini, stiratrici, parrucchieri, make up artists...e tu. Che corri con il tuo foglio di regia in mano 16 ore al giorno da giorni...tu, che non solo sei parte della giostra, ma aiuti a farla girare...
L'altra sera, mentre tutto scemava, dopo aver fatto l'ultima corsa per accompagnare qualche personaggio importante a prendere un aereo ed essersi assicurati che tutti i modelli prendessero il loro pullman, e qualcun altro trovasse il suo taxi, mentre vedevo i vestiti pronti a tornare a casa, salutavo per l'ultima volta i masai e baciavo finalmente, Thyago Alves io apprendevo la più importante delle lezioni...
Ripensavo a quello che aveva detto Romeo Conte, il regista, il nostro prof, qualche mese fa...
"Quando finisce lo show, non ti interessa partecipare alla festa, ti basta sapere di aver fatto un buon lavoro".
Ho voltato le spalle agli Uffizi, alle luci e al vociare della cena, mi sono avviata sul lungarno verso casa e mi sono sentita una persona felice.


Aggiungo una manciata di Grazie...
Grazie a Romeo Conte, il gran direttore d'orchestra, folle guitto armato di grandi visioni,
la famiglia Ricci, che ci ha accolto e Filippo in particolare, un uomo straordinariamnete gentile.
Grazie a Sandra, Carlo, Giulia, pazienti e costanti.
Grazie a Sao, il grande sarto...un onore anche solo poterlo guardare.
Grazie a Massimo, Gaspare, Salvatore, Andrea, della Stefano Ricci.
A Roger, Roman, Peter, Pedro, Lucas, Nick, Giancosimo, Joseph. Daniele, Jivago, Thyago...veri professionisti.
Grazie alle mie compagne di avventura... Ilenia, Lara, Silvia e Miriam ,Carla, Eirini, Jleen, Ilaria: per questo e tutto il resto.









.



1 commento: