martedì 31 gennaio 2012

World Wide What???

Leggo sul Corriere della Sera una notizia che mi agghiaccia:
In Italia il 39% della popolazione fra i 14 e i 74 anni non si è MAI collegata al web. Che tradotto significa: 39% di totali analfabeti in circolazione. Detto che il dato nn ci rassicura sul fatto che il restante 61% oltre a collegarsi lo utilizzi uìiun qualche modo. Vabeh.
Giuro che se mi avessero fatto una domanda sull'argomento avrei fallito in pieno... A parte qualche irriducibile clochard che vive a Torino Porta Susa, tre signore impellicciate con maggiordomo e...non lo so, se consideriamo nella popolazione anche cani e gatti e prendiamo qualche povero animaletto chiuso in un canile...a dire tanto...perchè i miei gatti sono degli addicted, come ben sa chiunque abbia mai fatto passare un animale davanti ad un monitor...pura ipnosi.
No sul serio.
Il 39% della popolazione..vuole dire qualcosa come più di 20.000.000 di persone? Non ci voglio credere.
ma che senso possono avere parole come Democrazia, Libertà, Civiltà in un paese dove il 39 % della popolazione non si è mai collegato ad internet?????
Lo ripeto come un mantra...come se dicendo migliaia di volte la percentuale questa potesse sparire dalla mia mente...il 39% della popolazione! E sono già esclusi nonni e bambini...
Ora sembra veramente necessario ripensare a tanti discorsi fatti, pensati, a proposito dei poteri mediatici in Italia.
Folle.
Io non credo di conoscere nessuno in quella fascia di età che nn abbia mai visto internet.
Vi prego.
Portatemene uno.
Avrà occhi, bocca, orecchie?
Ok, possiamo scherzare. Ma a me tremano i polsi.
Io non me lo ricordo un mondo senza internet. La mia fame folle di conoscenza, il mio istinto cacciatore di infinite suggestioni, la mia necessità di scrivere, di leggere, di vederevederevedere...che ne sarebbe di tutto ciò, oggi, senza internet?
No. Vi prego. Non accetto una sola frase che cominci con un "ma allora ai tempi...". Quei tempi sono morti e sepolti. E non ne conservo ricordo.
Eravamo, prima di internet? E le generazioni precedenti, i millenni di storia...Fuck off.
Rispondo prima che qualcuno ci provi. Eravamo e siamo. Internet non ci rende persone migliori. E non ci rende nemmeno persone se è solo per questo...Quello lo siamo per diritto di nascita, per somiglianza con i piani alti, fate voi.
Eppure esso è al contempo uno strumento così incredibile e grandioso.
Ha spazzato via i concetti di spazio e tempo.
Probabilmente solo il cervello dell'uomo è più potente.
Viva internet, siempre.

P.S.
La domanda vera a cui non riesco a rispondere però è...
Che cosa c***o fanno 20.000.000 di italiani tutto il giorno?

sabato 28 gennaio 2012

Volevo dirtelo, per il tuo compleanno.

Volevo solo farti gli auguri. Ricordare ai gatti di farti gli auguri. Cucinarti la solita crostata.Regalarti una camicia di pile. Ridere di una delle tue cose sciocche. Fotografarti mentre spegni le candeline.
E invece sono qua. A centinaia di chilometri di distanza. A casa c'è la neve. E tu chissà cosa fai e a quale livello di Supersayanitudine sarai già arrivato.
Auguri papà.
"Forse se una pecora bianca mette una maglia nera diventa una pecora nera?
E se davanti al sole passa una nuvola diventa notte?
Così è la vita."
E io mi fido di te.
Volevo dirtelo, per il tuo compleanno.

martedì 13 dicembre 2011

I colori del buio

E così prof...lo hai fatto di nuovo.
Un'altra magia.
Sarà stata la storia del cane Paco che ti ha guardato quell'ultima volta con gli occhi di un uomo, che mi commuovo anche ora che scrivo.
Sarà che se canti Celia de la Cerna chitarra e voce, che puoi pretendere?
Sarà che quando parli della scuola dici "gli insegnanti lavorano 24 ore al giorno, perchè devono prepararsi e pensare ai ragazzi" e ti brillano così tanto gli occhi.
Sarà che sei sempre più magro nella tua divisa jeans-tshirt-giacca, e sei il primo che io ho visto vestire così, e poi mi ricordo che sei più vecchio di mio papà, e allora penso a lui quando vedo te.
Anche per via di quella canzone...che hai scritto con un tempismo perfetto. Che hai dato voce a lui con la tua poesia. E quando te lo dico mi sorridi e mi dici "c'è anche tanta speranza lì dentro. Loro sono sempre qui" e con l'indice indichi i dintorni. E io ti faccio un occhiolino papà.
Sarà che quando ti chiedo della tesi sorridi forte. "Sì. Mi è piaciuta" e io lo so che stai dicendo al verità.
Saranno quelle parole su Dio, così dolci e terribili, che non fa poi tanta differenza che Lui ci sia o non ci sia...quel che conta è quanto il Suo pensiero conta, nella vita...no?
E ci sono sempre decine di ragazzi ad ascoltarti. Con le facce più improbabili. Che se ti chiedono come te lo spieghi rispondi "credo sia una questione di cuore".
E le signore a cui fai colare il trucco...
E tutto il Sogno e l'Amore che sono parte di te e ormai di noi, grazie a te.
E poi mi dici che il mio cappello è molto bello, "che bello stare davanti a lei Prof", e mi accarezzi il viso piano.
E mille Grazie e mille ancora...
Come fai a riuscirci a illuminarli proprio tutti, i colori del buio?

lunedì 5 dicembre 2011

Da bambina mi chiamavano Grimilde...

Odio i nuovi mercati, dove chi compra lo fa solo per il gusto di far vedere quanto peso ha il suo denaro.
Odio l'economia, che pretende di rendere le nostre moltitudini schiave di virgole e percentuali.
Odio Apple...che ha creato una tribù di schermodipendenti che continuano a credersi alternativi perfino a loro stessi...
Penso che un blogger improvvisato non potrà mai paragonarsi ad un giornalista.
E che i giovani debbano stare in silenzio, e adornare con la loro Bellezza, piuttosto che esprimere opinioni superflue. O creare arte che pesa come palloncini.
Non credo che la Chiesa debba pagare nessuna tassa...anzi, credo che dovremmo pagare noi per entrare nelle Chiese.
Le coppie sono noiose. La necessità di normalità aberrante. Fare figli non dà senso alla vita.
Vorrei che la cultura, l'Arte e la Bellezza fossero i cardini di qualsiasi presente.
Il passato è dimenticato. Il futuro non esiste.

Perciò non offendetevi se quando me lo chiedete non mi esprimo un'opinione.

lunedì 28 novembre 2011

La paura...

Crisi, recessione, le borse in picchiata.
Crescita zero, banche centrali, antipolitica.
Sopravvivenza economica, eurozona, eurobond...
Mi chiedi se ho paura?
Io ho visto mio padre scomparirmi dalle mani.
Ho urlato preghiere a santi che si voltavano sprezzanti.
Possedevo un regno che mi è stato scippato da una farfalla.
Pensi ci sia posto, ancora, per la paura?
Chi non possiede nulla, non si preoccupa dei ladri.
Chi è già caduto non teme di perdere l'equilibrio.
Chi piange tutte le notti conosce il valore di un singolo sorriso.
Io la forza me la taglio e cucio addosso ogni giorno. E' un abito di carta che si distrugge tutte le volte che piove. O che piango...Ma ogni volta qualche pezzo mi si attacca addosso come in un decoupage che finirà con l'avvolgermi il corpo stanco.
Ed è vero, faccio una scuola di moda. Ma non so tenere in mano un ago.

sabato 22 ottobre 2011

Gay Moments...

Ero in Piazza della Signoria, con un freddo da far impallidire Torino.
La facciata di Palazzo Vecchio scintillava di luci.
Mi guardavo intorno con il mio solito fare da tursita della domenica.
E li vedo.
Sono due uomini di mezza età. Normali normali normali. Hanno entrambi gli occhiali, le giacche pesanti, i capelli che diminuiscono e si ingrigiscono, uno ha un po' di pancia, l'altro un bel pizzetto.
Ma nel complesso non c'è proprio nulla di strano in loro.
Fino a che uno dei due si avvicina all'altro, quel poco di più del lecito. E lo abbraccia, da dietro, con dolcezza, come per cercare calore.
Ridono.
Poi si slacciano. Si guardano un po' intorno.
E si parlano piano. E c'è qualcosa di così tenero, intimo e vero in quelle labbra che si muovono attaccate alla pelle, il naso che sfiora l'orecchio...
Che poi io non sono nemmeno una romantica.
Eppure queste scene sono balsamo per l'anima.
Due uomini, gli anni che passano, l'amore, Dante...
Sì, nel frattempo qualcuno aveva cominciato a declamare il Paradiso.