domenica 3 marzo 2013

Paris Fashion...what? Scrivere di moda...

Scrivere di moda oggi è la cosa più noiosa del mondo.
E infatti non a caso di moda non scrive più nessuno...sui giornali gli articoli sempre più brevi si limitano a diktat fatalmente legati all'evidenza: "tutti in nero!", "fuori le gambe!" "rogore!" "il pervinca striato è tornato!", i blogger passano il loro tempo a fotografarsi con mise improponibili, e i siti web più cool mandano i loro inviati per le strade delle capitali modaiole a fotografare "la gente", il vero mito contemporaneo.
E a me cala la palpebra su uno dei miei sogni lasciandomi sempre più senso di vuoto.
Qual è il problema?
Certo, scrivere funziona se qualcuno ha voglia di leggere, attività non certo nella top list delle cose-che-si-amano-fare. Ne consegue la crisi dell'editoria tradizionale, il mare magnum degli articoli sul web, tipo questo, ognuno strappa la sua decina di lettori, la strappona di turno qualche migliaio e così poi lei diventa un'opinion leader e tu resti una poveraccia...
E questo è inesorabilmente uno dei problemi. Di chi mi fido? Chi è abbastanza qualificato per dirmi qualcosa che valga la pena leggere?
Allo stesso tempo e modo anche le poche persone che "se ne intendono" più che altro "se la intendono", con le case di moda, con gli editor più fighi, con gli opinion leader di prima...il giornalismo di moda, per la sua natura frivola (ma che grave pregiudizio!) è uno dei più prezzolabili, con buona pace di tutti.
E poi c'è un ultimo grande problema. Ma di cosa dovremmo parlare?
Amo la moda più di me stessa. Ad ogni giornata di sfilate ancora sento le papille gustative distendersi e arricciarsi e produrre quel brodino che significa: avanti! Stupitemi! Fatemi urlare! Sono pronta!
E ogni volta resto bloccata. Gli angoli della bocca all'ingiù.
Schifo, schifo, schifo, decente, carino, schifo, carino, decente, decente, decente, oh!bellino!, decente, schifo, schifo, carino, decente, decente, carino, carino, schifo, oh!bellino!, schifo, decente....etcetcetc.

La verità è che il povero gatto si morde continuamente la coda.
E' sempre più raro trovare abiti che parlino da soli...quindi sempre più necessario sarebbe che qualcuno parlasse di loro e per loro!
Questa crisi del discorso di moda (e fatemi dire di arte, in genere!) ci ha portati nel modno dei
"Vestiti senza Miti".
Ma senza una grande storia dietro i pezzi di stoffa non stanno in piedi. E in fretta si riempiono di polvere.

E più povera diventa Parigi (o Londra, o Milano...) e più poveri diventiamo noi.

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