giovedì 7 febbraio 2013

Quello che avrei voluto raccontarvi....

Avrei voluto raccontarvi una storia.
La storia di una giovane donna con gli occhi di bambina, che ama follemente ridere.
Una giovane donna molto sopra le righe.
Una giovane donna grassa, molto lontana dal canone di bellezza in voga, che ama dire quello che pensa e a volte lo fa in modo fin troppo chiaro, cresciuta in mezzo alle colline, figlia di una famiglia di artisti e sognatori senza amici altolocati...
Una giovane donna laureata con il massimissimo dei voti, che di solito svetta per cultura, passione, intelligenza, perfino dotata di un grande talento.
Una giovane donna che non finge di divertirsi alle feste, che non beve solo perchè fa figo, alla quale è stato insegnato che il valore più grande è la libertà.
Bene.
Avrei voluto raccontarvi di come il sogno più grande di questa giovane donna fosse quello di lavorare con i vestiti, nel luccicante, mirabolante, mozzafiatante mondo della moda.
Di come, proprio nel momento più difficile della sua vita, salutando per l'ultima volta suo padre, la giovane donna avesse deciso di provare a seguirlo, quel sogno, trasferendosi nella città più bella d'Italia, frequentando una scuola prestigiosa dove non c'era nemmeno una persona uguale a lei.
E di come laggiù tutti l'avessero eleogiata e presa ad esempio, trattata con guanti bianchi e grandi sorrisi.
Di come per un attimo la giovane donna avesse pensato di essere sulla strada del suo sogno.
E' una sensazione così bella e così rara...potersi vedere all'inizio del sentiero, scorgere le curve e i tornanti, e le salite...ma sapere di essere al posto giusto.
Poi avrei voluto proseguire spiegandovi quello che la giovane donna aveva fatto. Di come ce l'aveva fatta.
A modo suo.
Di come avesse acchiappato il suo sogno e fosse entrata con incedere magnifico, anche se magari non proprio elegantissimo, nella vita che si era disegnata.
Senza soldi, senza Bellezza, senza elargire sorrisi prepagati in cambio di favori profumati, senza amici di amici di amici...Di come avesse vinto Lei.
Perchè, vi avrei detto...Basta crederci! Siamo chi vogliamo essere! Siamo il nostro unico ostacolo! Life is there for the taking!

E invece...
E invece no.
La storia è tutta vera, diciamo fino al punto in cui la giovane donna è all'inizio della strada.
Poi..improvvisamente, non è nemmeno chiaro come, tutte quelle cose che le mancano diventano macigni che si stagliano per il sentiero.
Mentre intorno a lei una squadra di benpensanti,  patinati, con i vestiti giusti, cognomi pesanti, agevolmente corre per la sua via, spappolando le pietre con le carte di credito e i denti sbiancati.

Non sono mai stata una che si piange addosso. Non sono proprio una che piange, in genere.
Però però...
Io continuo a sperare nel maledetto lieto fine.
Forse la giovane donna ha solo sbagliato sentiero.
Forse ha sbagliato paese.
Sicuramente ha sbagliato, è questa è una colpa sua.

Stay tuned.
Domani è un altro giorno.
Forse prima o poi riuscirò a raccontarvela la storia del mio sogno...

4 commenti:

  1. Ciao Fabiana ho letto attentamente la tua storia
    e la sento anche un pò mia ,anche se il mio mondo non è quello della moda ma cmq rappresenta una passione che anche io condivido e come te anche io ho la sensazione di aver intrapreso il sentiero sbagliato ,anche io sono una donna in sovrappeso,(prima molto di più ma sono a dieta dA TANTO HA HA HA) anche io non rispetto i canoni di bellezza altezza e quant'altro ma prima o poi arriverà il sentiero giusto da percorrere io te lo auguro di cuore
    un bacio
    ciao
    Stefania

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  2. Ciao, bellissimo e profondo post come sempre, solo l'ultima parte non mi sembra esatta...non credo, infatti, che sia colpa tua se ti trovi in mezzo a un branco di idioti. Un conto è quando si sbaglia strada perchè non si sa bene cosa si vuole fare, un conto è invece essere pienamente consapevoli che si sarebbe tagliati benissimo per un certo percorso e non poterlo fare non a causa propria ma a causa di un mondo gestito da imbecilli e, come diceva il nostro Maestro e Dio Gesù Cristo in una frase riportata in in apocrifo, " il mondo è una carcassa e di chi ha scoperto una carcassa il mondo non è degno". chi vuol capire capisca.....

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  3. Cara... Io spero mi auguro e.sogno che tu possa stra-farcela. Non ti ho mai conosciuta, nemmeno quando da bambine mi fu data l occasione. Io la stronzetta bionda tu la più piccola mora. Mia zia parlava sempre di te, di quanto fossi brava, capace, gentile... Io ti invidiavo e gelosa rosicavo. Sono passati più di venti anni. Ho sbirciato la tua vita i tuoi sogni le tue lotte passioni su facebook... Ho capito cosa intendesse mia zia ! Hai cuore, profonda passione, e forza.... E.ce la farai! Perché fai parte di quelle persone che vincono .... Che arrivano! Un pò di giustizia di meritocrazia ci dovrà pur essere. Qualcuno otterrà subito qualcosa per il suo nome o per insignificanti motivi... Ma non otterrà mai di più, non andrà oltre. Tu dovrai forse aspettare ancora lottare di più ma poi correrai verso l alto. Cosi lo sento e cosi sarà.

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  4. Stefania, Elisabetta, Isabella...tre nomi bellissimi di donna che appartengono a tre modi altrettanto belli e diversi di essere donna.
    Grazie per la vostra fiducia.
    Lotto per non deludervmi e non deludervi perchè non mi sono mai arresa.
    E a volte fa bene sentirsi ripetere di non farlo!!!

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