Necessario è il termine chiave. Questo è John Galliano per
la Haute Couture..
Perché di grandi sfilate se ne vedono alcune, di quelle che
ci fanno fare grandi cenni del capo, usare aggettivi positivi, scrosciare un
bell'applauso finale.
Di sfilate necessarie, invece, se ne vede una a stagione, se
si è davvero molto molto fortunati.
Da quando Galliano è tornato a creare, ci sentiamo molto
molto fortunati.
Maison Margiela manda in passerella una collezione che dà i
nomi alle cose, definisce direzioni, inventa strade nel deserto.
Il Salone d'Onore del Grand Palais è un enorme spazio vuoto
dove tutto può accadere. Bisogna fare tabula rasa nella propria immaginazione
per specchiarsi nella lunghissima passerella e vedere il futuro.
E l'aria che si respira mentre si aspetta l'arrivo del primo
abito della collezione è quello a cui Galliano ci ha abituato: questa
meravigliosa sensazione che tutto possa accadere. Che non ci sarà più nulla
come prima nella tua enciclopedia estetica.
Galliano governa spazio e tempo: e così una scarpa può
sembrare insieme un artefatto dell'età della pietra con un tacco d'acciaio che
farebbe invidia ad un robot del prossimo millennio. E su un abito tagliato con
il laser indossato da una venere marziana campeggia una pittura da scena di
caccia ottocentesca.
E poi il Giappone si fonde con Yves Klein. E Klimt si fascia
di vinile nero.
I verdi sono abbaglianti. I blu definitivi. Ma in mezzo c'è
tutta una tavolozza che va dagli ori barocchi ai bianchi siderali.
E poi ci sono i materiali: un povero sacco di juta che
diventa un'opera d'arte ricamata a mano con motivi da grand bal, piastre
d'acciaio, rete, nylon, tagliati e trattati come sete preziose.
E poi arriva lei.
"Madame le Pigeon" l'ha chiamata Galliano. E' una
sposa surreale avvolta da nuvole bianche. Incede magnifica, ammicca con lo
sguardo e per un attimo sembra di essere tornati ai fasti di Dior. Giusto il
tempo di accorgersi che è plastica quella che avvolge il suo strascico e la
tradizionale veletta sugli occhi è tatuata sulla pelle.
perché la donna di John Galliano ha visto il futuro.
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