sabato 20 dicembre 2014

Gli zombie di Natale.

Stavo per scrivere l'ennesimo post triste e cattivo sul Natale, che ormai pare essere diventato il mio peggior nemico.
Poi mi sono ricordata che ne ho scritti così tanti l'anno scorso...e valgono ancora tutti, quindi se avete proprio voglia di sapere cosa penso del Natale, andate a destra dello schermo, cliccate "2013", poi "dicembre" e via...chi più lacrime e cinismo ha più ne metta.

E' che sono troppo propensa alla Pasqua per amare il Natale.
E sono quelle dicotomie assolute: cani o gatti, estate o inverno, mare o montagna, Natale o Pasqua?
Quest'anno poi sono sommersa di lavoro che odio, problemi che non hanno soluzione, impegni che mi annoiano, persone sbagliate che mi si insinuano sotto la pelle.
Splendi, dice il mio oroscopo.
Ma io ci provo, dannazione. Ci provo.
Ma voi state così attaccati al passato, all'abitudine...avete le unghie che sanguinano e i polsi spaccati in due in questo tentativo fottuto e fallito prima di iniziare di tenere insieme le cose che si sono rotte.
"E' che siamo circondati da deboli" ha decretato Sfinge.
E'che la vita scorre. In avanti, sempre. L'acqua che stagna marcisce.
Ma come fate a non sentirne il fetore?

Il mio lucente passato mi manca ogni giorno.
Forse la mia fortuna è che i morti sono morti davvero.
E non restano come zombie appiccicati al mio collo.

E per tornare al Natale...
Si salvi chi può.
E cercate di evitare gli zuccheri raffinati.






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